Quanto consuma un climatizzatore: la verità sui costi e i consigli sul risparmio

Durante i mesi più caldi dell’anno, il climatizzatore rappresenta un alleato indispensabile per garantire comfort e benessere agli abitanti della casa.

Sapevi, però, che un climatizzatore può incidere notevolmente sul consumo di energia e sui costi della bolletta della luce?

Per poter utilizzare in modo saggio ed ecologico un climatizzatore, bisogna innanzitutto conoscere le sue caratteristiche, quanto costa e qualche consiglio utile per ridurre i consumi, risparmiando sulla bolletta.

Climatizzatore: quali elementi incidono sui consumi?

Il climatizzatore può consumare più o meno energia sulla base di alcuni fattori. Innanzitutto, sul costo di un climatizzatore incide moltissimo la sua classe energetica: mentre la D risulta la meno conveniente ed ecologica, la A+++ è considerata la migliore e la più efficiente di tutte.

I costi di un climatizzatore in bolletta dipendono, inoltre:

  • dall’ampiezza della stanza in cui l’elettrodomestico lavora. Più è grande la stanza da rinfrescare, maggiore sarà l’energia che il climatizzatore utilizzerà per raggiungere l’obiettivo;
  • dall’esposizione della stanza. Quando l’ambiente è esposto al sole, sarà più difficile rinfrescarlo e il climatizzatore dovrà stare acceso più a lungo. Ciò si trasforma in un aumento dei consumi per il raffrescamento dell’aria;
  • dalla tipologia di climatizzatore. Le differenti caratteristiche dei modelli monoblocco o multisplit determinano un consumo differente di energia per il raffrescamento dell’aria.

Quanto consuma un climatizzatore ogni anno?

Generalmente, un climatizzatore di classe A+++ può consumare, annualmente, circa 160 kWh. I modelli classe A++ consumano circa 186 kWh all’anno, mentre i dispositivi dalle classi energetiche meno efficienti possono comportare un dispendio energetico notevole, che può raggiungere i 430 kWh all’anno.

Una differenza enorme: un climatizzatore a risparmio energetico consuma molto meno rispetto a un apparecchio a bassa efficienza (si stima che quest’ultimo possa raggiungere livelli di consumo energetico pari a tre volte un climatizzatore classe A+++).

Prestare attenzione alla classe energetica e alle performance del climatizzatore è indispensabile per poter utilizzare (e acquistare) un dispositivo moderno, ecologico e a basso consumo. Nella scelta, bisogna altresì considerare due parametri utili:

  • il coefficiente EER, che indica l’efficienza energetica di raffreddamento del dispositivo;
  • il coefficiente COP, che indica il rendimento nominale in riscaldamento per quei climatizzatori muniti di pompa di calore.

Quanto può costare tenere in attività il climatizzatore?

Calcolare la spesa media di un climatizzatore è piuttosto semplice: basta individuare il valore del consumo medio del dispositivo, moltiplicando questo valore per le ore in cui viene utilizzato il climatizzatore. Occorre quindi inserire nel calcolo il prezzo dell’energia (sulla base della tariffa applicata dal proprio fornitore).

Per esempio, se il climatizzatore viene utilizzato 8 ore al giorno, il suo costo può aggirarsi intorno ai 2-8 euro al giorno se il consumo medio orario varia dai 0,5 a 1 kWh all’ora (e il costo dell’elettricità è pari a 0,5 euro al kWh). Ciò significa che utilizzare un climatizzatore 8 ore al giorno si tradurrà in una spesa pari a 60-240 euro al mese.

Se il climatizzatore viene utilizzato durante tutta la stagione calda (da giugno ad agosto), esso può comportare una spesa pari a 180-720 euro per l’intera stagione.

Consigli per risparmiare sul costo del climatizzatore

Per risparmiare sul costo relativo all’utilizzo di un climatizzatore basta seguire alcuni consigli:

  • scegliere un condizionatore ad alta efficienza energetica, valutando accuratamente tra i modelli disponibili. Mondo Elettrodomestici propone numerose alternative valide dal punto di vista energetico;
  • scegliere una tariffa elettrica conveniente;
  • utilizzare il climatizzatore responsabilmente come sistema di raffrescamento;
  • installare, laddove possibile, un impianto fotovoltaico o mini eolico, per la produzione autonoma dell’energia utile all’alimentazione del climatizzatore. Ciò si traduce in una riduzione dei costi ma anche nell’abbattimento delle emissioni nocive per l’ambiente;
  • scegliere bene la posizione del condizionatore;
  • utilizzare sistemi di programmazione da remoto, che possono contribuire a gestire i consumi e a ridurre le spese;
  • utilizzare il climatizzatore solo quando in casa ci sono persone;
  • impostare temperature non eccessive (mantenendo un divario tra la temperatura interna ed esterna che non vada oltre gli 8°C);
  • dimensionare il climatizzatore in base all’ambiente in cui verrà utilizzato;
  • scegliere climatizzatore con tecnologia inverter, poiché sono più efficienti;
  • migliorare l’isolamento termico dell’edificio;
  • schermare, quando e dove possibile, le finestre;
  • effettuare le operazioni di manutenzione periodica (revisione dell’unità principale e pulizia dei filtri).

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