Come stanno andando le cose a Roma dal punto di vista dei prezzi delle case? Si tratta di una domanda comune non solo per chi si approccia alla piazza della capitale come potenziale acquirente, ma anche per chi, invece, ha intenzione di vendere e non sa, come si dice spesso, dove sbattere la testa.
Il primo passo, in questi casi, è capire quanto si può chiedere (per una panoramica più completa, su questo sito puoi trovare molti consigli su come vendere casa a Roma).
I dati del mese di giugno 2023 parlano di una media, a livello cittadino, pari a 3312 euro/metro quadro. Le punte minime sono pari a 1736, mentre le massime, invece, a più di 7400.
I prezzi delle case a Roma, a differenza di quanto accaduto in molte città d’Italia, come per esempio Milano, nel corso dell’ultimo anno, seppur non di tanto, sono diminuiti. Si parla, in confronto ai dati di luglio 2022, di una perdita di quota dello 0,09%.
Guardando, invece, all’ultimo biennio, per trovare il prezzo più alto richiesto dai proprietari che hanno venduto bisogna fare un salto indietro nel tempo a marzo 2023, quando il prezzo medio di mercato a livello cittadino è risultato pari a 3318 euro/metro quadro.
La situazione nei quartieri
Parlare dei prezzi delle case a Roma vuol dire, per forza di cose, chiamare in causa le profonde differenze tra i vari quartieri. In testa si trova il centro storico che, con la sua media di 7749 euro/metro quadro registrata nel corso del mese di giugno 2023, ha il record cittadino per quanto riguarda le quotazioni immobiliari (nulla di sorprendente, dato che si parla di una zona tra le più esclusive a livello nazionale).
Per trovare il prezzo più basso al metro quadro – parliamo ancora una volta di quotazioni registrate lo scorso mese di giugno – è necessario andare a guardare alla zona di Borghesiana, la quattordicesima dell’Agro Romano, con la sua media di poco superiore ai 1730 euro.
Perché vendere casa a Roma
Perché in questo periodo può valere la pena impegnarsi per intercettare il mercato degli acquirenti di case a Roma? Per un motivo molto semplice: i numerosi eventi che, nel corso dei prossimi anni, vedranno la Capitale indiscussa protagonista. Il primo è il Giubileo del 2025 che, oggi come oggi, prevede in città ben 135 progetti di riqualificazione urbana.
Il secondo è l’Expo del 2030, su cui si avrà una risposta in autunno, e il terzo il Giubileo Straordinario del 2033, indetto per celebrare i 2000 anni dalla morte di Gesù Cristo.
Si tratta di un momento particolarmente florido per chi ha immobili nel mercato residenziale che ha intenzione di mettere in vendita.
La domanda è alta non solo per gli eventi, ma anche per la convenienza economica rispetto a piazze come quella di Milano che, con i suoi prezzi alle stelle, sta di fatto tagliando fuori il ceto medio dagli acquisti nelle zone centrali e semi centrali (la periferia sta vivendo ritmi di crescita sostenuti, ma rimane a livelli decisamente più bassi per quanto riguarda i prezzi, anche in virtù della presenza di un numero più alto di persone e nuclei familiari che incontrano difficoltà nell’accedere ai mutui).
Il residenziale non è l’unico mercato che si può intercettare vendendo casa a Roma. Da non dimenticare, infatti, sono i numeri interessanti di richieste relative allo student housing.
I numeri dei giovani che scelgono di studiare in grandi città, come per esempio la Capitale, sono alti e in crescita. L’offerta di alloggi è spesso scarsa e di bassa qualità e assorbe poco più del 10% della domanda. Alla luce di ciò, chi ha un immobile ben tenuto da vendere, può fare un grosso affare interloquendo con collegi universitari, atenei e altre istituzioni educative.