Questa mattina alle ore 7 si è spento Ciriaco De Mita ex presidente del Consiglio. Si trovava nella casa di cura Villa dei Pini di Avellino, dove era ricoverato il 5 aprile a causa di un attacco ischemico che l’aveva portano nell’ospedale Moscati. Le sue condizioni si erano aggravate e stava seguendo un percorso di riabilitazione dopo essersi rotto il femore a febbraio. Ha passato la sua vita dentro la Democrazia Cristiana da segretario e da militante. Dopo è entrato nel Pd, una lunga carriera politica finita come sindaco di Nusco, la sua città natale, nel 2014, tra le fila dell’Udc.
Ciriaco De Mita: Carriera politica
La sua carriera politica inizia all’ età di 35 anni, nel 1963. In quell’ anno entra nel DC, tra le file della sinistra “di Base” con ai vertici Enrico Mattei e Giovanni Marcora. Nel 1964, all’ interno della ‘balena bianca’ si discute animatamente per l’elezione del nuovo capo di Stato. La destra vuole votare per Giovanni Leone come candidato , mentre la sinistra, è schierata per Amintore Fanfani, che prendono il sopravvento. Alla fine venne eletto Giuseppe Saragat. Giovanni Leone ricorda che Donat Cattin e De Mita, due capicorrente ribelli che si vantavano di non averlo votato, per questo motivo furono sospesi temporaneamente per “atti di rilevante indisciplina politica”.
Nel 1969 De Mita va a ricoprire l’incarico di sottosegretario del ministero dell’Interno nel governo di Mariano Rumor e lancia la proposta di un patto costituzionale col Pc. A fine settembre al convegno di San Genesio, stipula, insieme ad Arnaldo Forlani, il “patto dei quarantenni” per ‘eliminare’ Aldo Moro e Amintore Fanfani e contendersi la guida del partito. Moro, riguardo a questo progetto, dichiarò:
“L’onorevole De Mita sembra avere l’idea fissa di emarginare Fanfani e me. Potrei ringraziarlo a nome della mia famiglia. Ma le persone valgono non per quello che hanno ma per quello che sono”.
Nel 1969, Forlani assume la carica di segretario del partito e De Mita di vicesegretario.
Negli anni ’70 diventa ministro dell’Industria, del commercio e del Mezzogiorno. In questi anni De Mita porta Sullo ad abbandonare il partito, grazie a questo ottiene oltre 100mila preferenze.
Ciriaco De Mita: segretario Dc e presidente del Consiglio
Nel 1982 De Mita viene eletto segretario della Dc , così che gli ‘irpiniani’ Gerardo Bianco e Nicola Mancino riescono ad entrare nella politica nazionale e i giornalisti come Francesco Pionati e Gigi Marzullo entrano in Rai.
Nasce il pentapartito dove Ciriaco De Mita, spiega la sua strategia politica, quella di cercare appoggio nel Psi di Bettino Craxi. Ma questo non viene visto di buon occhio così dopo una crisi che porta le elezioni anticipate nel 1987, nel 1988 De Mita diventa il primo politico a ricoprire sia la carica di segretario Dc sia quella di capo del governo.
Tutti lo ricordano con affetto:
“Una preghiera per Ciriaco De Mita: al di là delle diverse opinioni, la sua passione per la politica e l’attenzione per la comunità meritano rispetto. Condoglianze alla sua famiglia”.
Matteo Salvini.
“Scompare un grande protagonista della politica italiana. Spesso non ho condiviso le sue scelte e le sue idee, ma ho condiviso con lui anni al Parlamento europeo nel gruppo del Ppe, dove avevamo costruito un bel rapporto umano. Una preghiera”.
Antonio Tajani.
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