Maria De Filippi prima dell’ ultima puntata di Amici, ha organizzato un’ incontro tra i ragazzi e Roberto Saviano, scrittore, sceneggiatore e giornalista impegnato da sempre nella lotta contro la mafia. Oggi Saviano è rimasto solo con i ragazzi di Amici e ha presentato il suo ultimo libro “Solo è il coraggio. Giovanni Falcone, il romanzo” e ne ha data una copia a ognuno. Roberto ha parlato con i ragazzi per conoscerli un pò e sapere le loro origini. Ha parlato molto del coraggio e ha detto:
““Persone della vostra età, del vostro talento devono essere attenti a non essere manipolati, come quando si va in discoteca o a una festa. Quando vedi una persona a terra o la soccorri e ti rovini la festa o ti dici vabbè sto tossico, e lo lasci per terra. Le mafie erano convinte di poter far questo sempre, ti isolano, ti infangano e poi ti ammazzano. Sappiate sempre che è possibile scegliere di essere coraggiosi. Vi ho chiesto di dove siete e quando siete emigrati, perché il non trovare lavoro influisce ed è legato alla mafia. Avere difficoltà a realizzare una vita dignitosa, come al Sud così al Nord. Quando si parla di mafia si parla della vostra vita, delle scelte della vostra famiglia“.
Roberto Saviano parla a Michele
Roberto Saviano a chiesto ai ragazzi la loro provenienza ed è rimasto molto colpito dal fatto che molti fossero del Sud, come Michele, Luigi e Serena e ma anche che gli altri, nonostante fossero nati al Nord, abbiano origini del Sud. Parlando con Michele Saviano è riuscito a fare una riflessione. Michele è originario di Caserta, come lo scrittore, ma a 11 anni si è trasferito in Svizzera e ha vissuto li per un pò di tempo.
“Michele migrante è una storia che conta. La speranza di poter lavorare dignitosamente. Quando si parla di mafie si sta parlando delle scelte delle vostre famiglie”
Roberto Saviano: Il messaggio ai ragazzi di Amici
Durante la chiacchierata Roberto Saviano ha parlato ai ragazzi di Giovanni Falcone. Un uomo coraggioso che aveva scelto da che parte stare. Dimostrare coraggio è una scelta che tutti possono fare, sapendo che ci possono essere delle conseguenze:
“Questo romanzo ‘Solo è il coraggio’, perché il coraggio porta alla solitudine perché spesso sei solo tu a pagare una scelta coraggiosa che non viene quasi mai accolta. Non stiamo parlando di persone che volevano immolarsi, amavano vivere, il mare, mangiare, si divertivano. Si rendevano conto che il nostro Sud vive un dominio tirannico delle organizzazioni criminali, se esiste questo potere non esisti tu. Tutti sappiamo come si vince un concorso, ma poi sappiamo le regole come si vince (devi conoscere, devi essere segnalato). Loro contro questo si sono opposti, iniziare a liberarci da tutto questo, sapendo che facendolo sarebbero stati ammazzati“.
E con queste parole lascia i ragazzi, con qualcosa su cui riflettere:
“Bisogna sempre andare a fondo alle cose. Quindi sappiate sempre nel profondo del vostro cuore che è possibile scegliere”
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