Negli ultimi anni stanno prendendo piede le macchine elettriche che pare abbiano il grande vantaggio del costo del pieno. Questo potrebbe essere vero ma ci sono altre variabili di cui tener conto. I veicoli completamente elettrici sono più costosi da acquistare, ma sono più economici da alimentare e da mantenere e producono zero emissioni. Le auto tradizionali costano meno in anticipo, ma si paga di più nel lungo periodo grazie all’alto costo del carburante. Inoltre quando facciamo il pieno alla macchina elettrica non paghiamo solo l’ energia ma anche la tecnologia della rete elettrica e della colonnina. Riconosciamo anche che, questo tipo di alimentazione è solo all’ inizio e questo va ad incidere sui costi di ricarica.
Ricarica macchina elettrica
La prima cosa da dire è che le ricariche non sono tutte uguali. Negli ultimi anni, al problema della scarsità di colonnine si è aggiunto il problema tempo. Fare un pieno alla macchina in due ore non rende entusiasti i consumatori che vorrebbero tempi più brevi simili ad un pieno tradizionale in una stazione di servizio.
Ad oggi i costi di ricarica presso le colonnine tradizionali sono di circa 40 centesimi per kWh , mentre se si sceglie di fare il pieno presso una colonnina ultra-fast con tempi di ricarica di 30 minuti e fast, dove il tempo di ricarica è di un’ora, le tariffe arrivano a 79 centesimi per kWh, a seconda dell’operatore.
Tariffe della ricarica pubblica in Italia:
- Enel x 0,40/ 0,79 colonnina Quick, Fast e Ultra-Fast.
- Lonity 0,79 Ultra-Fast.
- Tesla 0,37/ 0,79 colonnina , Fast e Ultra-Fast.
- A2A 0,37 Quick, 0,47 Fast.
- Neogy 0,47 Quick, 0,55 Fast, 0,75 Ultra-Fast.
Se pensiamo che in Italia siamo solo all’ inizio dell’ introduzione di macchine elettriche il consumo non è così basso. Negli Stati Uniti, la vendita di auto elettriche rappresentano più del 2% delle vendite di automobili. Il costo della ricarica può arrivare anche a 1,2 euro per minuto, in base alla potenza della colonnina utilizzata. Con questi prezzi, già messi in atto, percorrere 100 Km con un’auto elettrica costa addirittura di più di un’ auto tradizionale.
Lo studio rivela i risultati
Il 21 ottobre 2021, l’Anderson Economic Group, una rispettata società di consulenza economica con decenni di esperienza nel settore automobilistico, ha pubblicato i risultati del proprio studio, che è durato sei mesi. È stata la prima installazione di una più ampia serie di ricerche economiche ancora in corso.
Anderson ha analizzato i costi della ricarica dei veicoli elettrici in modo molto più accurato, andando oltre la semplice suddivisione stato per stato per esaminare le variazioni rurali/urbane. La nuova metodologia ha anche separato i veicoli per modello, uso e costo.
Intitolato “Confronto: costo reale del rifornimento di veicoli elettrici e veicoli ICE”, i risultati sorprendenti del rapporto sono stati riassunti nella sua sinossi ufficiale: “I veicoli elettrici possono essere più costosi da alimentare rispetto alle loro controparti con motore a combustione interna”.
Lo studio Anderson, tuttavia, ha messo in dubbio chele macchine elettriche siano più economiche di quelle tradizionali. Ha scoperto che l’alimentazione dei veicoli elettrici comporta tre costi nascosti:
- l’acquisto di un caricabatterie da casa
- il prezzo notevolmente gonfiato della ricarica commerciale presso le stazioni pubbliche
- i “miglia morti” spesi alla guida per trovare stazioni di ricarica lontane.
Lo studio ha anche preso in considerazione il costo del tempo trascorso alla ricerca di stazioni di ricarica affidabili, che, anche se localizzate, possono richiedere mezz’ora per una ricarica dal 20% all’80%.
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