Parquet: come scegliere l’essenza giusta per i propri ambienti domestici

Il parquet, oltre a essere la tipologia di pavimentazione più elegante in assoluto, è anche un vero e proprio mondo. Sono infatti diverse e numerose le tipologie di legno che si possono scegliere. Come orientarsi tra le varie opzioni? Scopriamo qualche dritta nelle prossime righe.

Rovere

Il parquet rovere naturale si presta molto bene a tutti quei casi in cui si ha il desiderio di mettere in primo piano, nei propri ambienti domestici, un’atmosfera all’insegna del calore.

Lo si può scegliere, per esempio, nella cucina arredata in stile rustico, un mood che, da sempre, è simbolo di focolare domestico che accoglie.

Ottimo isolante termico, è compatibile con i riscaldamenti a pavimento. Uscendo un attimo dall’universo dell’arredamento della casa, ricordiamo il suo essere perfetto per ambienti ad altissimo passaggio, come per esempio i centri sportivi o i centri commerciali.

Noce

Il parquet in noce è la scelta giusta nei frangenti in cui non si vuole lasciare al caso nessun dettaglio della propria casa e stupire gli ospiti per lo charme con cui è stato curato ogni angolo, pavimentazione compresa. Parliamo, infatti, di un legno estremamente pregiato. 

Un altro suo vantaggio è la versatilità. Il parquet in noce valorizza gli ambienti arredati con un mood contemporaneo, ma anche quelli dove, invece, si vira più verso stili dal sapore classico.

La sua venatura unica, che forma un disegno a dir poco suggestivo, lo rende una delle tipologie di pavimentazione più amate negli interni di lusso.

Larice

Perché scegliere un parquet in larice? Per un motivo su tutti: si tratta di un legno che, rispetto ad altri, è molto facile da pulire.

Sul parquet in larice, pure le macchie di caffè e quelle del vino, le più pericolose, possono essere eliminate agevolmente con l’aiuto di un po’ di acqua calda e di un prodotto specifico per pavimenti in legno.

Un altro aspetto sul quale vale la pena soffermarsi è la sostenibilità. Essendo il larice un albero a rapido accrescimento, scegliere il suo legno per il parquet vuol dire prendere una decisione che fa bene all’ambiente.

Abete

L’abete, essendo un legno tenero, dovrebbe essere scelto, se possibile, per stanze caratterizzate da un passaggio non particolarmente intenso durante la giornata. Si presta molto bene, per esempio, alla pavimentazione della camera da letto.

Facile da manutenere, si adatta bene soprattutto ai contesti arredati con un mood rustico o Shabby Chic.

Olmo

Dall’aspetto altamente decorativo, il legno di olmo è molto duro, motivo per cui può essere scelto senza problemi anche per parquet destinati ad ambienti a forte passaggio.

Legno in grado di restituire una sensazione tattile molto piacevole, in virtù dei riflessi dorati che caratterizzano le sue venature si presta molto bene al rivestimento di ambienti esclusivi arredati con mood minimal.

Come scegliere il parquettista

Avere chiare le peculiarità delle varie essenze di legno è fondamentale se si ha intenzione di pavimentare casa con il parquet. Altrettanto cruciale, per non avere brutte sorprese, è scegliere il parquettista giusto.

Come farlo? Passando in rassegna le recensioni di chi ha già provato il prodotto – non solo sui social, ma anche sui portali indipendenti dedicati in maniera specifica alle review – e considerando la qualità di materie prime e vernici.

Un eccellente biglietto da visita, per esempio, è il legno certificato FSC, sistema che denota la gestione responsabile delle aree dalle quali il legno viene prelevato e che vengono successivamente riforestate.

Per quanto riguarda la sicurezza, fanno la differenza il possesso della certificazione E1, che fotografa il livello di emissioni di formaldeide basso, e l’utilizzo di vernici all’acqua, garanzia non solo di sostenibilità ambientale, ma anche di biocompatibilità.

Ultimo ma non meno rilevante aspetto è la qualità del customer care, che deve essere in grado di fornire risposte puntuali ed esaurienti relative, per esempio, alle già menzionate differenze tra le varie essenze.

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