Una nuova strategia high-tech aiuterà a monitorare le colture per l’infezione da Xylella fastidiosa, un batterio che ha devastato l’industria olivicola nel sud Italia.
Droni dotati di sensori iperspettrali e termici saranno schierati in Italia per individuare alberi infetti da Xylella fastidiosa, il batterio mortale che ha devastato le colture olivicole del paese per quasi un decennio.
I sensori saranno in grado di rilevare segni quasi indiscernibili di infezione precoce, come lievissimi cambiamenti di colore alle foglie, consentendo agli agricoltori di abbattere gli alberi colpiti e prevenire epidemie. Più di 300.000 alberi saranno esaminati utilizzando la nuova tecnologia dei droni nei prossimi mesi.
Cani e droni: nuovi progetti in Puglia sottolineano la diagnosi precoce contro la Xylella fastidiosa
Utilizzando il rilevamento termico e il potente naso dei cani, le autorità pugliesi intensificano gli sforzi per rilevare gli ultimi focolai di Xylella fastidiosa prima che si verifichino i sintomi.
La lotta contro Xylella fastidiosa richiede lo sviluppo di sistemi di prevenzione e diagnosi precoce sempre più precisi e affidabili.
Dai droni ai cani da rilevamento, l’Italia sta sviluppando nuove armi per contenere e sradicare il mortale patogeno dell’olivo.
L’obiettivo del progetto Redox è quello di sviluppare una metodologia applicabile a grandi aree per identificare gli ulivi che sono infetti da Xylella ma non mostrano ancora sintomi evidenti.– Vincenzo Barbieri, Direttore Marketing, Planetek
Ad oggi, i batteri hanno infetti 21 milioni di ulivi in Puglia e sta pericolosamente avanzando in altre regioni.
Le autorità ritengono che la capacità di identificare precocemente le piante infette rappresenti un elemento strategico critico e una condizione essenziale per contrastare efficacemente la sua avanzata e prevenire l’arrivo del batterio in aree precedentemente non afflitte.