È di queste ore una proposta di cinque deputati del partito di destra Lega, di offrire alle coppie fino a 20.000 euro per sposarsi in chiesa…ovviamente non poteva non provocare una reazione negativa in Italia domenica.
Dopo che i politici dell’opposizione hanno ricordato che l’Italia è uno stato laico, i parlamentari della Lega – un membro chiave della coalizione di governo – hanno modificato il disegno di legge proposto per includere “tutti i matrimoni, indipendentemente dal fatto che siano celebrati o meno in chiesa”.
La proposta – presentata da Domenico Furgiuele insieme a Simone Billi, Ingrid Bisa, Alberto Gusmeroli ed Erik Pretto – vedrebbe il bonus offerto alle coppie di età inferiore ai 35 anni con un reddito dichiarato non superiore a 23.000 euro, riporta Il Sole 24 Ore.
Progettato per combattere un numero in forte calo di matrimoni in Italia, lo schema consentirebbe alle coppie di detrarre il 20% delle loro spese, tra cui catering, vestiti per gli sposi, fiori, capelli e trucco e il servizio fotografico.
Tuttavia fonti presenti domenica sera a Palazzo Chigi hanno sottolineato che la proposta è un’iniziativa parlamentare e non è allo studio del governo, riferisce l’agenzia di stampa Ansa.
Bonus Matrimonio 2023
Cosa spetta a chi si sposa?
Tutte le spese che prevedono il rimborso del bonus matrimonio 2023 devono ovviamente riguardare le nozze o l’unione civile.
Ecco di seguito quali sono le voci citate dagli addetti ai lavori:
- acquisto di bomboniere;
- noleggio auto da cerimonia;
- acquisto abito e accessori da cerimonia (sposa e sposo);
- addobbo floreale;
- servizi di catering e ristorazione (massimo 700 euro);
- servizi alla persona legati al giorno del matrimonio (acconciatura e trucco);
- viaggio di nozze (massimo 700 euro);
- affitto sale e location per cerimonia e banchetto;
- servizi di riprese video e book fotografico;
- servizi di animazione, intrattenimento, spettacolo;
- servizio di wedding planner;
- fedi nuziali;
- stampa delle partecipazioni.
Non sono ammessi gli acquisti on line.